Il racconto di Gianni del Vento.
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✦ LA STRADA CHE SAPEVA IL SUO NOME ✦
La strada era fangosa, silenziosa, e sembrava sapere più cose di quante ne dicesse.
Gianni del Vento camminava piano, come chi non ha fretta di dimenticare. La nebbia gli piaceva: non chiedeva spiegazioni, non faceva domande. Era lì, e basta.
A sinistra, gli alberi si stringevano come chi trattiene un segreto.
A destra, il vento faceva finta di non sapere. Ma Gianni lo sentiva: quel tratto di strada conservava il passo di lei.
Non si erano detti addio, solo smesso di cercarsi. Lei aveva un passo leggero, da chi non lascia impronte. Non c’erano ricordi precisi. Solo cose che sembravano appartenere a lei, ma forse no. Una voce che non si sa se era sua. Una frase che poteva anche non essere mai esistita.
Eppure, ogni volta che tornava lì, qualcosa lo chiamava. Non era nostalgia. Era quel tipo di assenza che non fa rumore, ma resta. Come certe luci che si spengono piano, senza che nessuno se ne accorga davvero.
…GIC
© Giuliano Corti Fotogiornalista
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LA PRESENTAZIONE DI GIANNI………………. Chi è Gianni del Vento?
Gianni del Vento è uno che non ha mai smesso di parlare con il cielo. Da ragazzo portava un registratore tascabile e intervistava le nuvole, convinto che prima o poi una di loro avrebbe risposto. Ora cammina per sentieri dimenticati, raccoglie storie che non si trovano sulle mappe e le racconta con voce lieve, come se le sussurrasse al vento.
Non è un poeta, ma le sue parole sanno di memoria e malinconia. Non è un fotografo, ma sa leggere le immagini come pagine di diario. Racconta luoghi che non portano da nessuna parte, perché è lì che si nascondono le cose più vere.
Gianni non cerca applausi. Gli basta che, ogni tanto, il cielo rida ancora.